Questa piccola storiella che ho scritto tempo fa, l'avevo dedicata ad una mia carissima amica... oggi la condivido anche con voi perchè si può ben adattare anche a questo contesto di nuove conoscenze
Spero vi regali un momento di tenerezza
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This little story I wrote long ago, I dedicated to my dear friend ... I also share with you today because you can also adapt well to this context of new knowledge:)
I hope you enjoy moments of tenderness
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Cette petite histoire que j'ai écrit il ya longtemps, j'ai dédié à mon cher ami ... Je partage aussi avec vous aujourd'hui, car vous pouvez aussi bien s'adapter à ce contexte de nouvelles connaissances:)
J'espère que vous apprécierez des moments de tendresse:)
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Un'amiciza che nasce
Era una splendida giornata di sole e una piccola fata stava volando allegramente di albero in albero, quando un rumore di spada la incuriosì. Andò verso il punto da cui proveniva il rumore e vide una guerriera che si stava allenando, probabilmente da ore, dal momento che aveva la fronte imperlata dal sudore e il viso rosso per lo sforzo. La donna depose la spada e con un gesto della mano spostò una ciocca di capelli che le era andata negli occhi e si sedette su un masso a riprendere fiato.
La fata voleva avvicinarsi a fare due chiacchiere... era da tempo che viaggiava sola per la strada, ma notò che la guerriera non si stava riposando bensì concentrando.
"Forse conosce la magia" pensò la fata e infatti la guerriera stava cercando di formare una palla di fuoco, ma quello che ne venne fuori era una piccolissima fiammella nemmeno abbastanza grande per accendere un fuoco. La delusione dipinta sul volto della guerriera era evidente e nonostante fosse dispiaciuta, la fata, non riuscì a soffocare una risatina anche se ben consapevole delle sue scarse qualità magiche.
La guerriera si voltò di scatto, brandendo la spada... quella strada era piena di nemici di ogni tipo e dimensione ma il bagliore dorato che proveniva dalla creatura che stava ancora ridacchiando, la fece desistere dal menare un fendente. Era chiaro che quella piccola creatura alata apparteneva alla Luce; una fata.
- Beh che c'è da ridere? Non hai mai visto una guerriera allenarsi? -
- Scusa, non volevo essere maleducata. Nemmeno io sono molto brava con la magia. È molto che provi a lanciare palle di fuoco? -
- No -
- Devi pensare di essere il fuoco, così... -
Nella mano della fata apparve una palla di fuoco(unica magia che sapeva fare benissimo)
La guerriera rimase perplessa e stupita e la sua mano tornò vicino all'elsa della spada.
“La palla di fuoco fa parte della magia nera... come e' possibile che una fata, creatura di luce e quindi in grado solo di praticare magia bianca, conosca anche incantesimi di magia nera?” si chiedeva la donna.
- Non preoccuparti guerriera non sono al servizio del Male. In me coesiste il potere della Luce e dell'Oscurità come in ogni creatura vivente, basta saperle mantenere in equilibrio. Se ti viene più facile, prova a pensare alla cosa che ti fa arrabbiare di più al mondo e trasferisci quell'energia negativa nella formazione di una palla di fuoco... prova... -
La guerriera inclinò la testa da un lato e guardò quella fatina apparsa dal nulla chiedendosi perché dovesse ascoltare quello che diceva una perfetta sconosciuta. “In fondo però non c’é nulla di male a provare”pensò. Se fosse stata una creatura del Male non le sarebbe stato difficile ucciderla subito alle spalle o soggiogarla ai propri voleri con qualche strano incantesimo. Alla fine la guerriera decise di provare e finalmente ecco apparire una palla di fuoco degna di quel nome.
L'espressione di meraviglia e gioia dipinta sul volto della guerriera furono una grande gioia anche per la fata. Per festeggiare la loro conoscenza la piccola fata voleva brindare.
- Cosa vorresti bere guerriera? -
- Non hai idea di quanto mi andrebbe un bicchiere di birra fresca, fatina -
La fata ci pensò un attimo perché alcune magie proprio non le riuscivano bene e temeva che al posto di un bicchiere di birra apparisse qualche pianta rampicante. E poi c’era da considerare il divieto delle Regno Fatato... dopo qualche istante di pensieri, la piccola creatura decise che valeva la pena rischiare un pò, in fondo era molto lontano dal suo regno natio e sembrava essere una giornata fortunata per fare pazzie.
- Non ti nascondo, guerriera, che sto per contravvenire alle regole del Regno Fatato da cui provengo, ma il tuo successo e la nostra conoscenza hanno da essere festeggiate... esaudirò il tuo desiderio - "Almeno spero, al limite ci rideremo sopra"
Qualche parola e qualche gesto con le mani e nella mano della guerriera apparvero due piccolissimi bicchieri. La fatina fece un gesto stizzito con la mano. La sua idea era di dare un grande bicchiere in modo che la guerriera potesse dissetarsi, ma qualcosa era andato storto.
La fatina fece spallucce e si consolò del fatto che perlomeno erano apparsi dei bicchieri di birra, invece di piante rampicanti; cominciava a migliorare.
Questa volta fu la guerriera a faticare a soffocare una risatina e ironicamente rivolta alla fata:
- Beh... in base alle proporzioni - e porse l'altro bicchierino all'amica che gentilmente rifiutò.
- Non posso bere birra, festeggerò con il frullato di cocco. La birra è per te... l'altra puoi berla te, oppure darla a qualcun altro di speciale... hai un uomo al tuo fianco? -
- Sì, è un capitano -
- Puoi darla a lui e brindare anche con lui a una nuova conoscenza, al coronamento dei vostri sogni... non lo so... puoi farne ciò che vuoi -
Dopo aver bevuto e chiacchierato un po' la fata raccolse la sua piccola sacca e si preparò a ripartire.
- Te ne vai di già? -
- Non è un addio e sicuramente ci incontreremo ancora, lo sento. Ma tutte e due abbiamo delle cose da sbrigare da sole lungo questa strada. Al prossimo incontro, mia dolce guerriera, parleremo molto di più. Ora devo proprio andare -
La guerriera guardò quella creatura apparsa dal nulla scomparire all'orizzonte con la certezza nel cuore di incontrarla nuovamente e forse vivere insieme a lei qualche avventura.
La fata lasciò il campo con una grande sensazione di gioia nel cuore; una nuova amicizia stava nascendo e chissà quali mirabili avventure l’attendevano ancora…
(M. P)