Tutti noi abbiamo ben presente l’immagine degli elfi che si vede in ogni film su Babbo Natale, sono piccole acreature di entrambi i sessi, ve ne sono di maschi e di femmine, che aiiutano Santa Clause a confezionare e ad organizzare le cose al Polo Nord.
Ma sono una leggenda? Oppure sono veri? Vivono davvero al Polo Nord? Gli elfi sono delle persone piccole, dei nanetti, con la particolarità delle loro orecchiette a punta. Spesso hanno un aspetto giovane nonostante l’età che hanno. Sì perchè gli elfi sono immortali e hanno dei poteri… magici! Arriva dalla tradizione germanica, o meglio dal paganesimo germanico. venivano considerati esseri di luce che vivevano nel cielo. Nati come giovani e immortali, nonchè con poteri magici nel tempo sono stati un pò cambiati, o almeno le loro abitutidini. Dal cielo si sono spostati a vivere nei boschi, nelle sorgenti o nei pozzi.
Nella tradizione scandinava, invece, gli elfi erano gnomi di casa che la proteggevano dal male e dalle creature malefiche. In genere gli elfi sono buoni, ma a volte possono essere davvero dispettosi! lo diventano se vengono trattatati male, allora si arrabbiano e fanno impazzire il latte, tirano i capelli mentre si dorme e altre cose simili.
Per evitare che diventassero dispettosi le persone lasciavano per loro, fuori dalla porta, una ciotola di porridge. Nel 1800 gli scandinavi hanno raccontato quale fosse il vero senso e il significato dell’esistenza degli elfi: aiutare Babbo Natale (Santa Claus).
Furono scrittori scandivani a narrare la stroia degli elfi che non vennero più chiamati “gnomi da casa”, ma elfi di Natale oppure semplicemente elfi. Hansen e Nystrm hanno poi finito di tratteggiare questi personaggi che ora conosciamo come gli aiutanti di Babbo Natale.
In pratica lavorano al Polo Nord per costruire meravigliosi giocattoli che poi Santa Clause consegna ai bambini la notte di Natale. Altri elfi invece si occupano delle renne e della slitta.
Abbiamo visto che gli elfi avevano varie mansioni, ma oltre a preparare i giochi da portare ai bambini e occuparsi delle renne e della slitta di Babbo Natale avevano altre incombenze o compiti da svolgere.
C’erano ad esempio elfi che stavano a guardia dell’ingresso del villaggio di Babbo Natale per fare in modo che nessuno vi potesse entrare, e altri che apparivano qui e là nel modo per controllare i bambini buoni e quelli cattivi. C’era persino una “squadra di agenti segreti”, o meglio elfi segreti!
I bambini buoni avrebbero ricevuto regali chiesti a Santa Clause, mentre i cattivi carbone o legna da ardere. La leggenda di Babbo Natale e dei suoi aiutanti elfi crebbe e proseguì fino al 1925 quando si scoprì che al Polo Nord non vivevano renne, ma se ne trovavano tantissime in Lapponia.
Giocoforza fu di trasferire il villaggio di Santa Clause proprio in Lapponia, dove attualemente c’è Rovaniemi, vi organizzano anche viaggi per famiglie e non solo, dove si trova il villaggio di Babbo Natale. Visto che la slitta era trainata da renne era stato necessario trasferire il villaggio in un posto dove ce ne fossero, da qui la Lapponia, parte estrema della Finlandia.
Lassù, in mezzo all’enorme distesa di neve, da qualche parte nascosto, c’è il villaggio segreto di Babbo Natale. Li troviamo lui, la moglie, signora Clause, e tutti i suoi aiutanti. Ne hanno di lavoro da fare! Se una ricostruzione della città di Santa Clause la troviamo a Rovaniemi, il vero villaggio viene ubicato a Korvatunturi nella contea Savukoski, al confine tra la Finlandia e la Russia.
Sul numero di aiutanti stretti di Babbo Natale non si ha un dato certo: alcuni sostengono siano sei, altri nove, altri ancora sono convinti che ne abbia tredici.
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