Il suo vero nome era Michel de Nostredame, ed e' stato un a dei più grandi veggenti mai esistiti. Nacque nel 1503 a Saint Remy de Provence da una famiglia ebrea convertita al cristianesimo; studio' le lingue classiche, la matematica e l'astronomia, ed era interessato alla medicina, tanto che fu per anni un medico di talento.
Nel 1552 si sposo' con una giovane donna che gli diede figliolanza, ma la sua famiglia fu distrutta dalla peste; sconvolto dalla tragedia, vago' per sei anni tra Francia ed Italia. In italia dimostro' le sue capacita divinatorie. Nel 1547 si stabili nella piccola città di Salon ( nel cuore della Provenza) dove si risposo'. Da qui inizio' a riformulare le sue profezie, servendosi delle conoscenze acquisite durante i viaggi.
Nel 1550 fece uscire il primo almanacco in cui prevedeva gli eventi dell'anno dopo.
Ma lascio' queste piccolezze e inizio' la compilazione delle sue profezie note come "Le Centurie", destinate a predire fino all'anno 3797. L'opera fu così chiamata perché le profezie venivano raccolte in gruppi di 100 (tranne un gruppo di 42); l'opera e' composta di 942 quartine che predicono gli eventi più importanti, a partire dal 1560 fino alla fine del mondo.
La prima edizione apparve nel 1555 e ad essa se ne aggiunsero altre, arricchite da nuove profezie. I versi, in un francese già' arcaico nel 16° secolo, sono zeppi di parole ricavate da altre lingue, oltre che di anagrammi, termini misteriosi, ed espressioni chiaramente inventate dal profeta.
Nostradamus affermo' che avrebbe potuto mettere una data davanti ad ogni verso, ma che aveva deciso di non farlo per proteggersi dalle accuse di stregoneria.
Probabilmente la più famosa delle quartine e' quella che si dice attirasse l'attenzione della regina di Francia Caterina de' Medici: "Il giovane leone prevarrà sul vecchio /sul campo di battaglia in duello ; /trafiggerà i suoi occhi in una gabbia d'oro./questa e' la prima di due potature , quindi morirà' di morte crudele".
I versi suonavano come l'eco inquietante di una precedente predizione dell'astrologo gaurico, che si raccontava avesse avvertito il marito di Caterina , re Enrico II, di evitare "un duello in luogo chiuso, soprattutto verso il suo quarantunesimo anno" poiché avrebbe rischiato una ferita o la morte per un colpo alla testa.
Nostradamus fu chiamato a corte, a Parigi, dove si dice che abbia predetto che tre dei figli di Enrico sarebbero diventati re. Durante quella visita, pare che egli abbia ravvivato la sua stessa leggenda con dimostrazioni improvvisate della sua maestria.
In piena notte un paggio reale che aveva perso un cane da caccia di razza pregiata, busso' alla sua porta; senza neppure aprirgli, Nostradamus gli disse: "Che cosa vuoi, o paggio del re? Fai tanto rumore per un cane smarrito!", e gli consiglio' di cercare l'animale sulla strada di Orleans, dove fu ritrovato.
Nell'estate del 1559 le sue profezie sulla famiglia reale si avverarono: ad un torneo tenuto a Parigi, in occasione di due matrimoni reali (una figlia di Enrico, Elisabetta sposava per procura Filippo II di Spagna, e un'altra Margherita andava in sposa ad Enrico di Navarra), il re, ignorando gli avvertimenti dati, scese in duello contro Montgomery, capitano della sua guardia scozzese; al terzo scontro la lancia del capitano perforo la visiera di Enrico e gli trapasso' l'occhio: il re mori dopo 10 giorni di atroce agonia.
Si verifico' anche che i figli di Enrico ( Francesco II, Carlo IX, Enrico III) regnassero e morissero uno dopo l'altro. L'assassinio di Enrico III, avvenuto nel 1589, fu poi interpretato da alcuni come la seconda delle 2 potature, a cui alludeva Nostradamus nella sua quartina; ma gli scettici hanno osservato che non esiste documentazione diretta della profezia sui figli di Enrico( ed in ogni caso una morte precoce non era affatto un evento inaspettato a quei tempi, specialmente nelle famiglie reali). I critici hanno anche messo in dubbio particolari specifici della più famosa quartina di Nostradamus. A quaranta anni Enrico era solo di sei anni più vecchio del suo antagonista; la sua visiera, dicono ,non era dorata, un campo da torneo difficilmente può essere definito un campo di battaglia; e altrove nelle centurie la parola "classes", tradotta a seconda dei casi con potature, fratture o ferite viene anche indicata per definire una flotta navale. Inoltre in un verso scritto più tardi sembra che Nostradamus abbia predetto ad Enrico II un futuro brillante. Ma nonostante le polemiche sono in molti a considerare questa come una delle sue predizioni più sorprendenti.
Non esistono limiti alla fantasia nell'interpretazione dei versi di Nostradamus. Gli si e' attribuito il merito di aver previsto il grande incendio di Londra, la Rivoluzione Francese e la fuga di Luigi XVI, l'invenzione dell' aereoplano, il Comunismo, le guerre atomiche, l'ascesa e la caduta di Hitler. Il Watergate, gli accordi di pace tra Egitto ed Israele, e l'epidemia di Aids sarebbero tra le più' attuali delle sue profezie. Gli entusiasti hanno trovato nelle quartine riferimenti ai razzi ('macchine di fuoco volante'), ai sottomarini ('pesci di ferro') e vari aspetti dei viaggi arerei: le indicazioni verrebbero da considerazioni di carattere pratico ( Nostradamus avrebbe segnalato che i piloti avrebbero avuto bisogno di ossigeno e di una radio per le comunicazioni a terra ) e dalla riflessione più' generica che "il mondo diventerà' più' piccolo". Sembra tuttavia che alcune di queste interpretazioni comportino una voluta ignoranza della realtà' dei fatti. Per esempio versi che citano Hister sono stati interpretati da alcuni commentatori come un riferimento a Hitler, mentre un realtà' hister era il none latino con cui Nostradamus indicava il fiume Danubio; infatti in una quartina il profeta si riferisce proprio ai lavori per il completamento di un ponte sull' Hister.
Anche altre quartine considerate di ampia portata storica potrebbero di fatto riferirsi a eventi contemporanei che dovevano essere ben noti a Nostradamus. Gli scettici citano i versi che dovrebbero descrivere il grande incendio di Londra, fino ad indicarne la data, il 1666.
La previsione in versi della caduta di una dama da un luogo elevato e' stata tradizionalmente interpretata come un riferimento alla chiesa di San Paolo, che fu devastata dalle fiamme al punto di andare completamente distrutta. Ma dicono gli scettici, Nostradamus più' probabilmente si riferiva alle regina Maria di Inghilterra, detta la Sanguinaria, che a quel tempo mandava al patibolo numerosi eretici, spesso in gruppi di sei. Benché' maria sia morta solo nel 1558, dopo che il verso fu pubblicato, non era poi così' difficile, in quell'era turbolenta, prevedere la caduta o la morte di un sovrano.
Inoltre gli entusiasmi di nostradamus hanno spesso applicato le stesse profezie a eventi storici diversi. Per esempio, la quartina riguardante la nascita vicino all' Italia di un imperatore " più' carnefice che principe" e' stata intesa come un'allusione sia ad Hitler che a Napoleone, benché, come notano subito gli scettici, la definizione geografica sia abbastanza ampia da coprire un gran numero di paesi, mentre la descrizione potrebbe anche essere interpretata come un riferimento a Ferdinando II, imperatore del Sacro Romano Impero del XVII sec.
Parimenti la seguente quartina ha dato adito a più di un'interpretazione plausibile:
"i lunghi sermoni del lago di Ginevra/ da giorni cresceranno in settimane/ poi mesi , poi anni , poi tutti falliranno, / i magistrati malediranno le loro inutili leggi".
Forse per Nostradamus questo non era che uno sfogo per il suo contemporaneo Giovanni Calvino, i cui sermoni da Ginevra stavano provocando intense controversie, ma la quartina come hanno sostenuto commentatori successivi, poteva anche essere una profezie riguardante la lega delle nazioni con sede a Ginevra, che alla fine degli anni trenta diventa la sede di inutili e interminabili polemiche; o forse, poteva adattarsi ad ambedue i casi.
Proprio a causa di questa ambiguità la vasta ed oscura opera che il profeta ci ha lasciato continuerà senza dubbio ad affascinare legioni di lettori, anche tra le generazioni future.