Tantissimi anni fa, dopo un lungo viaggio attraverso foreste e colline, un folto gruppo di
gnomi in carne ed ossa arrivarono alle porte della città di
Linz. “
Bel posto questo: mi sembra tranquillo e onesto”. Era il Re degli Gnomi che parlava. Guidava quella moltitudine di simpatici e brontoloni sudditi. Il popolo degli Gnomi stava cercando un luogo adatto dove potersi stabilire e vivere in tranquillità. “
Forza con quei carretti, fermiamoci qui miei diletti amici, e speriamo in buoni auspici...”, disse ancora il piccolo grande Re.
In effetti la città di Linz piacque molto a tutti gli gnomi: era circondata da boschi rigogliosi, gli uccellini facevano sentire tutta la felice armonia dei loro canti, l'aria era pulita, il sole splendeva sulle case e sugli abitanti locali, affaccendati, laboriosi e ridenti. Tutto attorno tra le case, le vie e i giardini, c'era ordine, pulizia e tanta gioia di vivere, soprattutto nei giochi dei bimbi. In attesa delle importanti decisioni dei loro mariti le donne degli gnomi passeggiavano per le viuzze del centro e spalancavano gli occhi dallo stupore nel vedere le meraviglie esposte nelle vetrine. “Ma guarda che bella tovaglia di pizzo...e quel profumato provolone? Me ne prendo un pezzo...”. E anche i bambini ridevano felici al pensiero di potersi tuffare, durante l’estate, nelle acque del bel Danubio Blu che attraversava la città proprio nel mezzo.
Nel frattempo avevano iniziato a correre e giocare nei prati verdi lungo le rive del fiume...“
Giro-giro Gnomo, arriva un uomo, casca dal tetto, asino perfetto...ah, ah ah, ah...”. Mentre i bimbi giocavano e le mogli passeggiavano, gli gnomi uomini esplorarono la Piazza Principale della città e decisero che quello era senza dubbio il posto ideale per scavare le gallerie che abitualmente usavano come abitazioni e le caverne rifugio per l’inverno. “
E chissà quali meravigliosi tesori, scopriremo durante i lavori...”, meditò ad alta voce il re degli Gnomi mentre radunava ad uno ad uno tutti i suoi assistenti al centro della piazza: bisognava decidere al più presto cosa fare per raggiungere il loro obiettivo.
“
Penso che la cosa migliore sia di parlare con il Sindaco che della città è il primo Signore” disse giustamente uno gnomo “
Egli è il capo della città e solo lui ci il permesso ci darà di stabilirci tutti qua...”.
Tutti d’accordo con lui, gli gnomi pettinarono per bene le loro lunghe barbe, indossarono il loro vestito della festa, si misero il loro cappello a punta, di cui andavano molto fieri ed infine s’incamminarono allegramente in gruppo in direzione del Municipio di Linz.
Sfortunatamente gli gnomi si erano dimenticati di affidare alle donne ed ai bambini il loro fedele compagno, il
Drago Taztl, dall’aspetto terribile ma di indole buona e generosa. Il Drago Taztl li conosceva da tempo immemorabile, era loro amico da sempre, per tradizione, ed era un Drago buono e docile. Così, senza che nessuno se ne accorgesse, il Drago seguì a distanza le tracce dei suoi padroncini fino nel centro abitato.
Il Re degli Gnomi e i suoi amici, arrivati in città, cercarono il Municipio e trovatolo bussarono alla grande porta di legno. “
toc, toc, siam gli gnomi, toc, toc siamo nuovi, toc, toc possiam salire? Toc, toc, fatevi sentire...”, disse il Re.
La grande porta era aperta. Salite le scale entrarono nella sala riunioni dove, proprio in quel momento, il Signor Sindaco stava discutendo animatamente assieme ad i suoi consiglieri intorno ad un grande tavolo rotondo. Il Gran Consiglio Comunale era in pieno svolgimento: “
Amici e colleghi dobbiamo giungere ad una decisione entro sera...”, diceva il sindaco facendo rimbombare la voce nelle grandi arcate della sala comunale. E un suo consigliere “
Ehm, ehm Signor Sindaco abbiamo visite...”
Vedendo gli gnomi tutti si zittirono. Subito dopo, molto gentilmente gli gnomi si scusarono per l’improvvisa interruzione ma per motivi urgenti chiesero il permesso di parlare e presentarono dettagliatamente la loro richiesta. “
Questi sono i nostri desideri, pensateci bene e siate sinceri..” concluse il re degli Gnomi. Il Sindaco ed i suoi consiglieri ascoltarono con attenzione il suo discorso e pensarono subito che la cosa migliore fosse di decidere subito se accettare o meno il progetto degli gnomi.
Ma ecco che improvvisamente, si udì un grande frastuono. Taztl, il Drago birichino, entrò a fatica dalla porta della sala per lui troppo stretta, anzi la scardinò, ed iniziò a soffiare, emettendo folate di vapore: era un segno di felicità per aver ritrovato i suoi amati padroncini gnomi! “
Chz, chz, chz” esclamò il Drago e subito delle spaventose fiamme uscirono dalla sua capiente bocca. “
No Taztl, torna buono al tuo rifugio, torna indietro senza indugio!” gridò il Re degli Gnomi rendendosi conto di quello che stava per succedere. Il Sindaco e i suoi consiglieri urlarono dal terrore, “
Aiuto, un mostro fumante!”, disse il Sindaco. “
Chiamate i pompieri!!!” gridò il segretario comunale. Molti altri scapparono verso le soffitte, altri ancora scapparono sul balcone si calarono dalle grondaie, e i rimanenti in fretta e furia si nascosero sotto il grande tavolo tremando di paura.
Inutilmente gli gnomi cercarono di tranquillizzarli, spiegando che in realtà il Drago, loro amico da sempre, era buonissimo e del tutto innocuo. “
E’ bravo e buono, lo giuro sul mio trono!”, gridò il re degli Gnomi. Ma il Sindaco di Linz si infuriò e, da sotto il tavolo, ordinò agli gnomi ed al loro “terribile” Drago di lasciare immediatamente la città, per la sicurezza e l’incolumità di tutta la popolazione. “
Andate via, lasciateci in pace!”, tuonò.
A quel punto gli gnomi erano molto tristi ma soprattutto indignati perché gli uomini avevano maltrattato ingiustamente un animale così mansueto.
“
Verrà il giorno in cui mostri velenosi, molto più brutti e pericolosi del nostro Taztl, qui da voi giungeranno e la vostra bellissima Piazza Principale rovineranno . E voi non farete niente per impedire questa sventura, perché sarete accecati dal progresso e non rispetterete la natura...”, disse il Re degli gnomi al Sindaco. Poi, uscito con i suoi sudditi dal palazzo, riunì tutto il suo popolo e con il fedele Taztl se ne andarono di lì, alla ricerca di un posto migliore dove vivere in tranquillità insieme al loro amico Drago.
Non lontano di lì, sulla montagna di Poestling trovarono finalmente quello che cercavano. Prati verdi, alberi secolari, cielo pulito e tanti amici animali. Proprio su questa montagna, ancora oggi con un po’ di fortuna e di pazienza, si possono incontrare gli gnomi. Soprattutto all'alba, nei primi giorni della bella stagione quando escono fuori dai loro rifugi per sgranchirsi un po’ le loro corte e veloci gambe. Taztl, l’amatissimo Drago, è ancora con loro e oggi come allora porta a cavalcioni i bambini, facendoli divertire un mondo.
Le cose vanno molto diversamente a Linz: la gente corre e non sorride più, le case hanno preso il posto dei prati e i bambini non sanno più dove giocare; tantissime automobili, i terribili mostri metallici moderni, occupano tutta la Piazza Principale, rovinando la sua antica bellezza. Insomma non si respira più quell'aria allegra, felice e pulita di quando gli Gnomi andarono a chiedere ospitalità. Così, a distanza di tantissimi anni, la profezia del Re degli Gnomi si è purtroppo avverata e gli abitanti di Linz, che rifiutarono il Drago Taztl e la simpatica amicizia degli Gnomi, oggi devono accettare la puzza, il rumore e il fastidioso ingombro dei "draghi metallici" del mondo moderno. E forse, se potessero farlo, tornerebbero indietro col tempo.
Storiella trovata sul web - illustrazione di Wouter Florusse