Nell'antica
Roma la
taberna era una sorta di ristorante o trattoria, tipicamente dotata di una sola stanza con volta a botte. La taberna nacque inizialmente come deposito ed era, in genere, la bottega degli artigiani, aperta verso la strada; si passò poi alle
tabernae vinarie e a quelle che si specializzarono nella consumazione del vino e del pasto.
Le tabernae avevano un bancone di pietra, con cinque o sei contenitori murati, rivolti verso la strada; accanto al banco vi era un fornello con una casseruola piena di acqua calda; nel retro c'erano la cucina e le sale per la consumazione. Avevano una finestra in alto che dava luce al soffitto in legno del deposito ed un grande vano di apertura sulla strada.
Origini.Le tabernae, probabilmente, hanno fatto la loro prima apparizione in
Grecia, in quelle località importanti per fini commerciali intorno alla fine del
V e IV secolo a.C. In seguito all'espansione dell'Impero Romano nel Mediterraneo, il numero delle tabernae crebbe in maniera esponenziale, aumentandone l'importanza commerciale nell'economia urbana di numerose città quali
Pompei, Ostia, Corinto, Nuova Cartagine, Narbo. Molte di queste città erano porti dove i beni di lusso e la merce esotica importata, veniva venduta al pubblico: le tabernae erano le infrastrutture che agevolavano gli scambi commerciali. Un fatto interessante da notare è che lo sviluppo delle tabernae nell'Impero fu, in termini di tipologie, sostanzialmente uniforme. La richiesta di nuove tabernae crebbe di pari passo con la crescita urbanistica delle città. Esse rappresentano la testimonianza del successo economico, della crescita e dell'espansione dell'Impero.
Tipologie.Esistevano due tipoligie principali di tabernae: quelle situate in edifici privati e quelle situate in luoghi pubblici. "Le case private avevano botteghe fronteggianti i locali interni. Le tabernae erano anche situate in blocchi residenziali di appartamenti multi-piano chiamati insulae, principalmente abitati da liberti" (Tito Livio, Ab Urbe condita libri, Libro VI. v.25). Al crescere dei centri urbani nelle città romane, crebbe anche lo sviluppo di edifici residenziali e commerciali per ospitare la grande massa di persone che affluiva a questi centri commerciali. Le insulae venivano costruite con i locali destinati a taberna situati ai livelli inferiori. Le persone che gestivano le tabernae erano chiamati tabernari ed erano in massima parte liberti che lavoravano sotto un padrone, vero detentore della proprietà del locale.
Il secondo tipo di taberna era simile al precedente perché situato in una posizione fissa all'interno di un complesso di edifici, con la sola differenza di trovarsi in luoghi pubblici come mercati e fori, aree destinate a ricevere grossi volumi di affari. Famosi esempi ancora visibili sono ai mercati di Traiano, costruiti da Apollodoro di Damasco e negli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano.
Fonte: Wikipedia