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| | Il Capitano Kidd | |
| | Autore | Messaggio |
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Barbanera Aiutante Taverniere
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| Titolo: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 5:15 pm | |
| William Kidd (Greenock, 22 gennaio 1645 – Londra, 8 maggio 1701) è stato uno dei più famosi pirati di sempre. Figlio di un ministro presbiteriano, William Kidd nacque intorno al 1645 a Greenock, porto scozzese nei pressi del fiordo di Clyde. Della sua adolescenza si conosce prevalentemente poco, ma il suo primo tentativo di imbarcarsi avvenne già da adolescente e nel 1689, divenne capitano di una nave corsara che trafficava nei Caraibi. Alcuni mesi dopo, mentre si trovava al comando della nave pirata Blissed William, decise di unirsi alla flottiglia del capitano Heweston della prestigiosa Royal Navy, che mise a ferro e fuoco l’isola francese di Marie Galante. Senza volerlo, si ritrovò in un’epica battaglia al fianco delle navi britanniche contro cinque navi da guerra spagnole al largo dell’isola St Martin. Kidd non si è mai considerato un pirata, come ripetutamente affermava anche nei processi, ma i suoi uomini della Blessed William non erano dello stesso interesse. Mentre lui era interessato a combattere per il proprio paese, i suoi uomini, subito dopo aver gettato l’ancora nell’arcipelago delle St Kitts and Nevis, s’impossessarono della nave e di corsa salparono senza di lui. Rimasto sull’isola di Nevis, il governatore della colonia britannica fu molto grato per le sue azioni patriottiche, tanto da donargli un vascello francese, ribattezzato poi col nome Antigua. Nel 1691, con la stessa nave, giunse a New York. Il 16 maggio di quello stesso anno, sposò la benestante vedova Sarah Oort. Per quattro anni Kidd coltivò l’interesse per gli affari, creandosi molte amicizie nell’ambito della politica e non solo, ma nonostante questo, non abbandonò le sue azioni corsare. Nel 1695, infatti, stanco della moglie, salpò per l’Inghilterra, nella speranza di accumulare una grossa fortuna con le sue solite spedizioni pirata. Giunto a Londra nello stesso anno e con l’aiuto di Robert Livingstone, un imprenditore newyorkese, si mise alla ricerca di finanziatori per una grossa spedizione corsara. Il sostegno si chiamava Lord Bellomont, membro del parlamento e sostenitore del partito liberale allora al governo. Kidd, Bellomont e Livingstone, elaborarono un piano atipico per arricchire le loro tasche: formare un’associazione, comprare una potente nave da guerra e dare la caccia ai pirati che saccheggiavano i mercantili nell’Oceano Indiano, per poi rivendere le merci così recuperate ai mercanti di New York. La vicenda prese un’incredibile forma. Inaspettatamente, altri quattro nobili liberali furono convinti, i Lord Somers, Orford, Romney e Shrewsbury. A questi si unirono poi il ricco mercante Edmond Harrison, e un direttore della Compagnia delle Indie orientali e insieme si recarono dall’ammiraglio per ottenere l’autorizzazione. Strano ma vero, in quell’epoca si poteva richiedere l’autorizzazione per attaccare navi corsare, a patto che una certa somma del ricavato finisse nelle mani del paese e soprattutto comprendeva l’autorizzazione ad attaccare navi di paesi nemici. In pratica si aveva l’occasione di diventare un pirata autorizzato. Alla fine, lo stesso re Guglielmo III venne persuaso a concedere la sua approvazione formale, firmando un’autorizzazione secondo la quale i soci potevano tenere per se tutti i profitti delle imprese di Kidd. Il vascello scelto fu l’Adventure Galley, dotato di trentaquattro cannoni. Il 10 aprile del 1696 la nave gettò l’ancora e il timoniere del Tamigi sbarcò a New York, alla ricerca dell’equipaggio da reclutare. Non fu difficile e 152 membri descritti poi come “morti di fame dal destino disperato”, presero parte a quest’incredibile vicenda. Il viaggio verso le coste africane fu molto duro, in molti si ammalarono di scorbuto e ancor di più furono coloro che morirono a causa di malattie tropicali. I sopravvissuti iniziarono a diventare irrequieti per lo scarso bottino ottenuto fin a quel momento e per di più, il caretteraccio di Kidd non fu di molto aiuto all’intero ambiente. Il capitano fu costretto a prendere delle affrettate decisioni e neanche tanto fortunate. Nel 1697, decise di attaccare una flotta di pellegrini nei pressi del Mar Rosso, un tale attacco talaltro non era consentito dall’autorizzazione che portava con se e quindi sarebbe stato difficile poter giustificare un attacco del genere. La flotta dei pellegrini, era scortata da tre navi europee, tra cui la Sceptre, comandata dal famoso Edward Barlow. Quest’ultimo avvistò l’Adventure Galley, battente bandiera rossa (che insieme al jolly roger rappresentava il simbolo delle navi pirata), issò la bandiera delle Compagnie delle Indie orientali e attaccò. Il vascello di Kidd venne colpito più volte e fu costretto ad allontanarsi. L’Adventure Galley, imbarcava acqua, le provviste scarseggiavano e l’equipaggio diventava sempre più ribelle. Kidd era disperato e addirittura decise di attaccare un piccolo mercantile battente bandiera inglese nei pressi di Malabar. Numerosi marinai del mercantile furono torturati senza motivo e Kidd dopo essersi impossessato delle provviste, costrinse il capitano del Vascello, Parker, a fargli da timoniere. Le voci dell’attacco di Kidd alla flotta dei pellegrini e al mercantile aveva rapidamente fatto il giro tra i porti della regione. Tanto che il governo portoghese decise di inviare due navi da guerra alla ricerca dell’Adventure Galley. Almeno questa volta la fortuna fu dalla sua parte, una delle navi venne affondata e Kidd riuscì ad allontanarsi indenne. Ma arrivati alle isole Laccadive, il suo equipaggio si rilevò ancor di più piratesco. Le barche locali furono fatte a pezzi, le donne furono stuprate e gli abitati malmenati. Ovviamente anche questa notizia raggiunse la terra ferma. Come se non bastasse, il 30 ottobre del 1697, Kidd discusse con il suo cannoniere, William Moore, per poi ucciderlo, aumentando così il disappunto del suo equipaggio. Nel 1698, Kidd si impossessò di un bottino alquanto sostanzioso e una volta approdato in Madagascar, abbandonò l’Adventure Galley e prese il comando di una nave precedentemente conquistata, ribattezzandola col nome di Adventure Prize. Nell’anno che seguì, venne a sapere che il governo britannico lo aveva ormai dichiarato un pirata e quindi perseguitato dalla legge. Kidd iniziò una disperata fuga, cambiò nave, la Saint Antonio. Alla fine, decise di ritornare a New York, nel tentativo di negoziare con il suo ormai ex socio d’affari Lord Bellomont, portando con se un tesoro quasi inestimabile. L’ormai governatore del Massachussets, giocò sporco. Fece arrestare Kidd con l’accusa di pirateria, salvaguardando così il suo ruolo politico. William Kidd a sua insaputa era diventato una leggenda in tutta l’America del nord e in tutta la Gran Bretagna. Le sue scorribande erano diventate dei pretesti per altri pirati, di scorrerie lungo l’Oceano Indiano e quindi colpevole anche di ciò che non aveva fatto. Talaltro, il governo francese e quello indiano accusarono quello inglese degli assalti fatti da Kidd ai loro mercantili, per non parlare dei vascelli inglesi stessi. I suoi legami politici fecero cadere i liberali in Inghilterra e di conseguenza essi si schierarono tutti contro di lui. I liberali formarono contro di lui un processo schiacciante, con tantissimi testimoni, tra cui due membri del suo equipaggio che cercavano di salvarsi la pelle: Dundee e l’italiano Ventura. Kidd era accusato dell’omicidio di Moore, di aver saccheggiato e attaccato mercantili inglesi, francese, indiani e addirittura di un piccolo vascello armeno. Non ebbe scampo, e insieme a lui furono accusati e riconosciuti dai testimoni altri nove membri del suo ormai striminzito equipaggio. L’8 maggio del 1701, fu impiccato sul molo di Londra davanti a migliaia di persone. Ecco l'originale discorso di addio pronunciato da William Kidd poco prima della sua morte: "My name was Captain Kidd, when I sail'd, when I sail'd. And so wichedly I did. God laws I did forbit. When I sail'd, when I sail'd. I roam'd from sound to sound. And many a ship I found. And then I sunk or burn'd. When I sail'd. I munder'd William Moore. And latd him in his gore. Not many leagues from shore. When I sail'd. Farewell to young and old. All jolly seamen bold. You're welcome to my gold. For I must die, I must die. Farewell to Lunnon town. The pretty girls all round. No pardon can be found, and I must die, I must die. Farewell, for i must die. Then to eternity, in hiderous mistery. I must lie, I must lie". Dopo l'esecuzione il suo corpo venne immerso nel catrame e appeso con catene a una sponda del fiume Tamigi come avvertimento per i potenziali, futuri pirati . Negli anni che seguirono, Lord Bellomont mise a setaccio Gardiners Island, isola lungo la costa newyorkese, il luogo in cui Kidd e suoi più stretti uomini nascosero un tesoro che si aggirava sulle 400.000 sterline, in attesa di un’insperata risoluzione del processo. Bellomont e tutti gli uomini che cercarono senza sosta il tesoro non ebbero mai fortuna... | |
| | | Keewna Guerriera Tribale
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 5:53 pm | |
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| | | Barbanera Aiutante Taverniere
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 5:59 pm | |
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| | | Keewna Guerriera Tribale
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 6:15 pm | |
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| | | Barbanera Aiutante Taverniere
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 6:35 pm | |
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| | | Keewna Guerriera Tribale
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 6:44 pm | |
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| | | MichaelaFairy Fata di Avalon
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd Dom Mag 29, 2011 9:23 pm | |
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| Titolo: Re: Il Capitano Kidd | |
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| | | | Il Capitano Kidd | |
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