Arwen Druido
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| Titolo: Poesie e pensieri di Samuel Bellamy Ven Set 23, 2011 10:06 pm | |
| Petali
Quelle labbra soffici lievemente schiuse
Cosi come Petali di rosa
In attesa di una pioggia leggera
Che ne risollevi le forze dopo la troppa arsura
Ecco lo stesso invito che quella bocca gli dona
un invito a baciarla, un invito a sfiorarla,
forse ancor di più... Un invito ad ascoltarla.
L'amore secondo Jasmine
Pendere dalle labbra della persona che ti affianca. Godere d'ogni suo respiro. Guardarsi dentro, specchiandosi come in una pozza d'acqua, e trovarsi perduti nella contemplazione di colui che s'ama. Traballare e fremere come un fuscello sotto le raffiche di vento, quando lo si ha lontano. Puoi cercare di mettere l'amore in un angolo, in soffitta a prendere polvere, ma egli è capace in un effimero istante, a suo piacimento, d'arderti in una sol Fiammata.
I Diversi... arte, poesia e realtà
Penso che la realtà, l'esistenza sia formata non da una semplice linea retta, bensì da vari strati sovrapposti. Griglie di trame che penetrano sempre più nella profondità dell'essenza. V'è chi, di queste trame, in tutta la vita non potrà mai neppure cogliere l'idea. La massa in questo si omologa. Invece poi d'altro canto esiste chi, in ben esigua quantità, riesce a toccare... a sfiorare anche solo, la vera natura delle cose. Per questi, il fuoco non ha significato di solo fuoco, così come la pioggia non ha significato di sola pioggia. Per questi, pochi, arcani e rari esseri... di certo più affini al mondo dell'etereo che al mondo della realtà uno sguardo, non ha valore di semplice sguardo. Per loro, una lagrima porta in sé tutta la magia del globo... e un occhio è veramente la porta per il mondo dell'anima.
Fuggi
Fuggi da me, poiché io sono un miserabile. Ruberei senza alcuna pena, giurando il falso. Fuggi da me, poiché io sono un millantatore. Convincerei lo stesso iddio di non esser poi così onnipotente. Fuggi da me, poiché io sono un assassino. Ucciderei senza alcun dubbio, mangiando subito dopo e senza perder il sonno. Fuggi da me poiché io sono un Poeta. Posso con le parole dipingere mondi... e realtà ultraterrene, eteree, lontane dalla concezione dell'occhio. Fuggi da me poiché io son tutto e son nulla, fuggi da me Fanciulla poiché tutto questo io lo farei per te. Fuggi da me, perché?... Perché così dev'essere!
Scozia
Narciso e Ofelia, alcuni personaggi nati dalla più meravigliosa mente d'ogni tempo, potrebbe al pari di quell'istante rubare tempo all'eternità e diventare esso stesso Infinito. Senza badare affatto, al lieve vento dai sapori salmastri che giunge dalle scogliere a picco sull'oceano che di lì a poco regna incontrastato. Un fruscio lieve e mistico dondola nell'alito di aria, porta con se le voci del bosco, con tutti i suoi folletti e le sue fate. Non c'è spazio per il cielo d'uggiosa tristezza che promette pesanti gocce in dono ai mortali abitanti del mondo. Di quel mondo, un lembo di erba smeraldina lontana da ogni realtà. Lontana da ogni parvenza di tangibilità. Lì è il sogno, lì è l'effimero. Effimero come le vesti bianche che si smuovono dolci, effimero come la carezza fredda della sera che avanza, che tocca la pelle chiara, risvegliandone i sentori, risvegliandone l'essenza. E forse non è più l'aria o il vento a toccare la pelle di marmo, forse ora è altra pelle a sfiorarla, pelle di mani... pelle di labbra. Baci, soffici e delicate carezze che descrivono intarsi esotici e misteriosi sulla carne fremente. Altri attimi, perché svegliarla da quel sogno... un attimo ancora, c'è sempre tempo per consentire al sogno di detronizzare la realtà. Un attimo ancora, e poi le diremo di aprire gli occhi, e tornare nella sua stanza a contemplare il cielo dalla finestra aperta. Sogna ragazza, perché perduto il sogno sarebbe persa anche l'anima. | |
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