IL NOMELa costellazione dell'Unicorno è stata introdotta da Bartschius, genero di Keplero, nel 1624 anche se alcuni ritengono che già Plancius la introdusse nel 1613 con l'intenzione di elevare in cielo il famoso animale dall'unico corno, sinonimo di purezza e spesso citato nella Bibbia.
OSSERVAZIONEL'Unicorno è facilmente rintracciabile essendo posizionato ad Est di Orione e proprio a Nord del Cane Maggiore. Occupa, in pratica, la zona compresa tra Sirio, Betelgeuse e Procione.
Il passaggio in meridiano a mezzanotte avviene a gennaio ed essendo una costellazione attraversata dall'equatore celeste è visibile in tutto il mondo. Anche se ad occhio nudo non fornisce grandi colpi d'occhio, al telescopio è una costellazione molto interessante dal momento che è attraversata completamente dalla Via Lattea.
I CORPI CELESTILe stelle non hanno luminosità in grado di farle spiccare, ma molte sono sistemi binari e multipli molto belli e degni di nota.
La più brillante è Alpha, di colore arancione. Beta ed Epsilon sono sistemi multipli importanti mentre S Mon è una variabile irregolare con una debole compagna.
A livello non stellare, Monoceros ospita moltissimi oggetti tra i quali M 50, un ammasso aperto molto bello.
L'oggetto più bello è la Nebulosa Rosetta, una regione HII che ospita a sua volta un ammasso aperto, NGC 2244.
A far compagnia a Rosetta ci sono altre due nebulose: la Nebulosa Variabile di Hubble e la Nebulosa Cono.