La supponenza è decisamente uno dei difetti più odiosi, come ci insegna questa leggenda del folklore scozzese...
Tanto tempo fa, la moglie di un fattore di
Kintraw si ammalò e morì, lasciando tre bambini. La domenica dopo il funerale il fattore ed i suoi domestici si recarono in chiesa, lasciando i bambini a casa sotto la sorveglianza della più grande di loro, una ragazzina di appena dieci anni. Quando tornò il fattore, i bambini gli dissero che era venuta a visitarli la loro madre, li aveva pettinati e li aveva vestiti per bene. Il fattore ovviamente credeva che si fossero inventato tutto di sana pianta, e vedendo che i bambini insistevano nell'affermare che era la sacrosanta verità, li mise in punizione.
La domenica seguente accadde di nuovo la stessa cosa. Il fattore a questo punto disse ai bambini che se la loro madre fosse venuta di nuovo loro le avrebbero dovuto chiedere per quale motivo era tornata. La domenica successiva non appena la madre riapparve la figlia più grande le pose la domanda suggerita dal padre e la madre rispose che era stata rapita dal
Piccolo Popolo, e gli era permesso di tornare solo per un'ora o due tutte le domeniche, e le disse anche che se avessero aperto la sua bara avrebbero trovato solo una foglia appassita.
Il fattore, alquanto perplesso, si recò dal pastore per un consiglio. Ma il pastore si fece beffe della storia che il fattore gli raccontò, ridicolizzò l'esistenza del
Piccolo Popolo e non diede il suo permesso a che la bara della donna fosse riaperta. La faccenda fu perciò messa a tacere. Ma, poco tempo dopo, il pastore, che era andato a
Lochgilphead per un giorno, fu trovato morto accanto alla
Faerie Hill (
Collina delle Fate), vittima, così pensa la gente, dell'indignazione dei fairies di cui egli aveva riso.
Le illustrazioni sono di B. Froud