La Taverna degli Elfi

BENVENUTI NELLA TAVERNA DEGLI ELFI!


PER INTERAGIRE CON GLI ALTRI TAVERNIERI È RICHIESTA UNA PREVIA E GRATUITA ISCRIZIONE!

GRAZIE DELLA VISITA E A PRESTO.

L'OSTE.
La Taverna degli Elfi

BENVENUTI NELLA TAVERNA DEGLI ELFI!


PER INTERAGIRE CON GLI ALTRI TAVERNIERI È RICHIESTA UNA PREVIA E GRATUITA ISCRIZIONE!

GRAZIE DELLA VISITA E A PRESTO.

L'OSTE.
La Taverna degli Elfi
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

La Taverna degli Elfi

Un'accogliente Taverna silvestre per discutere di Natura, Medioevo, Celti e Fantasy!
 
IndiceUltime immaginiCercaRegistratiAccedi
Home del Forum:

Elvenpath,il sentiero degli Elfi

Menù della Taverna


La leggenda del Monte Avaro Ebcwgp
La leggenda del Monte Avaro 11955l4
La leggenda del Monte Avaro 2w6a361
La leggenda del Monte Avaro 2u6cldy

Accedi
Nome utente:
Password:
Connessione automatica: 
:: Ho dimenticato la password
Tagboard
Amici degli Elfi


Ultimi argomenti attivi
» Il Natale del gatto Romeo (Fiaba natalizia)
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeMar Dic 08, 2015 2:38 pm Da AleTheElf

» La leggenda del Maneki neko (video)
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeLun Ott 26, 2015 4:13 pm Da AleTheElf

» Largo,gente: arriva il sito di Romeo!
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeLun Mag 11, 2015 9:28 pm Da AleTheElf

» La Pratica Con i Tarocchi
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeLun Mar 23, 2015 7:40 pm Da Arwen

» ♥♥♥Ave Maria - Leo Rojas ♥♥♥
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeDom Mar 01, 2015 6:42 pm Da Keewna

» Nature - Harmony
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeDom Mar 01, 2015 5:42 pm Da Keewna

» Chirapaq, Świnoujście
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeDom Mar 01, 2015 5:18 pm Da Keewna

» Bonus 30 punti Elven's top 100
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeDom Ott 19, 2014 7:22 pm Da Jupiter

» Insolita richiesta
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeVen Ago 01, 2014 7:29 am Da Tancredi

» Uther Pendragon (Medieval Music)
La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeSab Lug 12, 2014 2:30 pm Da Faun

Affiliati & Directories:
Clicca per sostenerci

Vota

Forum Topsite

Personal Blogs

Top science blogs

SiteBook

Altre Top››

Migliori postatori
Keewna
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
MichaelaFairy
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
AleTheElf
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Arwen
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Arwen71
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
FairyViolet
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Cernunnos80
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Straniero77
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Barbanera
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Faun
La leggenda del Monte Avaro Vote_lcapLa leggenda del Monte Avaro Voting_barLa leggenda del Monte Avaro Vote_rcap 
Seguici su Facebook

 

 La leggenda del Monte Avaro

Andare in basso 
3 partecipanti
AutoreMessaggio
Cernunnos80
Aiutante Taverniere
Aiutante Taverniere
Cernunnos80


Messaggi : 311
Punti : 498
Rinomanza dei post : 19
Data d'iscrizione : 29.11.10
Località : Foreste e Boschi antichi...

La leggenda del Monte Avaro Empty
MessaggioTitolo: La leggenda del Monte Avaro   La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeLun Giu 13, 2011 4:09 pm

La leggenda del Monte Avaro Avaro110
Parecchi anni fa il monte apparteneva a un tale di Cusio, una persona assai gretta e taccagna. Egli era conosciuto in tutta la valle per la sua non comune avarizia, al punto che la gente aveva preso a chiamarlo "Avarù" (Avaro) e lo segnava a dito perché faceva i salti mortali per non pagare le tasse e per giunta non sganciava mai un soldo per contribuire alle necessità della parrocchia... anzi, per paura di dover fare l'elemosina al sagrestano, si era ridotto a non andare nemmeno più in chiesa, cosa che suscitava le critiche severe del parroco e i commenti scandalizzati dei compaesani che cominciarono a non rivolgergli più la parola e ad evitarlo, costringendolo a vivere da solo come un eremita tra le sue ricchezze. L'avaro era proprietario di un alpeggio dove portava ogni anno la sua mandria, ma il pascolo era piuttosto sterile, essendo ricoperto di grossi macigni sparsi dappertutto. La gente, che conosceva lo stato non proprio florido di quel monte, ne parlava spesso, in termini non certo compassionevoli, quasi a voler sottolineare la rivincita dell'alpeggio sulla taccagneria del suo proprietario. "Chèl che s' fa 'l vé rendì" (Ciò che viene fatto, viene poi reso) esclamavano furtivamente gli altri mandriani con malcelata soddisfazione, quando vedevano tornare dal monte le bestie dell'avaro, stanche e ridotte a pelle e ossa. Col passare degli anni, per analogia con l'indole del suo proprietario, i cusiesi presero a chiamare quell'alpeggio "Monte Avaro". Un'estate nella quale l'erba era più scarsa del solito e le mucche avevano grosse difficoltà a nutrirsi, il mandriano fu preso dalla disperazione e una sera, seduto fuori dalla sua baita, più avvilito che mai, mormorò fra sé: "Darei la mia anima al Diavolo se in cambio potessi ripulire la montagna da tutto questo pietrame". Non aveva nemmeno finito di pronunciare queste parole che sentì un forte boato accompagnato da un terremoto. Vicino a lui si aprì un profondo cratere da cui uscì, avvolto in una densa nuvola nera, il Diavolo in persona, sotto le sembianze di un rosso caprone, tutto peloso, con le corna acuminate e la lunga coda attorcigliata, dalla punta a forma di freccia. "Ai tuoi ordini - gridò con voce cavernosa rivolto all'avaro, impietrito per lo stupore e lo spavento - dammi la tua anima e io ti ripulisco il monte così bene da farlo diventare il pascolo più bello di tutta la vallata. L'avaro, che fino a un attimo prima avrebbe accettato di scendere a patti col Diavolo, adesso, di fronte alla prospettiva di vedere concretizzato il suo sogno, fu preso dal panico. Si ricordò che il suo parroco, quelle poche volte che aveva avuto l'occasione di sentirlo, durante la messa o la dottrina, ripeteva sempre che l'anima è infinitamente più preziosa del corpo, vale molto di più di tutte le ricchezze terrene e per giunta è immortale: "Chi perde l'anima andrà all'Inferno, dove dovrà bruciare per tutta l'eternità!". Il suo interlocutore, vedendolo titubante, lo incalzò: "Ma va' là, non dare ascolto a tutto quello che ti dicono. E' tutta una scusa inventata dai preti per carpirti i tuoi soldi e impedirti di godere appieno delle gioie della vita". E stuzzicando la sua avidità, soggiunse: "E' un affare da non perdere, pensa ai soldi che ne potrai ricavare, prova ad immaginare quanti anni ti ci vorrebbero per fare questo lavoro da solo, considera invece che già da questa estate tu potrai far pascolare le tue bestie su un terreno tutto dissodato e fertile". L'uomo si voltò ad osservare il vasto pianoro disseminato di macigni e lo immaginò per un momento tutto coperto d'erba verde e di fiori, con la sua mandria intenta a pascolare al suono dei campanacci. Questa visione fu talmente convincente che alla fine l'avaro cedette e accettò il patto col Diavolo. Però pose una condizione: "Il lavoro dovrà essere svolto questa notte e portato a termine prima che dal campanile di Cusio giungano i rintocchi dell'Ave Maria del mattino, altrimenti tu non avrai alcun diritto sulla mia anima". Egli era infatti convinto che sarebbe stato impossibile, non dico finire, ma anche solo arrivare a metà di un lavoro così improbo, per cui, alla fine gli sarebbe rimasta la sua anima e avrebbe avuto il monte almeno in parte ripulito. Era meglio che niente. Ma non aveva fatto i conti con l'astuzia del Diavolo che non aveva precisato in quanti sarebbero stati a svolgere questo lavoro. Così, appena furono calate le tenebre, il Monte Avaro si riempì di ombre che si misero al lavoro di buona lena e in assoluto silenzio. Erano decine di diavoli tutti rossi e pelosi, colleghi di quello che aveva fatto la proposta all'avaro, dai loro occhi emanava una luce diafana che illuminava sinistramente la notte. I macigni venivano sradicati uno dopo l'altro dalle braccia muscolose dei diavoli e fatti rotolare giù per la montagna. Il lavoro procedeva speditamente e l'avaro cominciò a temere che sarebbe stato portato a termine entro il tempo concordato. Infatti sul far dell'alba l'impresa era quasi ultimata: mancava solo un enorme macigno, il più grosso di tutti, piantato in mezzo al pianoro. I diavoli gli si fecero intorno e unirono gli sforzi per toglierlo di mezzo. Dai e dai, spingi di qua, tira di là, il macigno cominciò a muoversi, prima impercettibilmente e poi in modo via via sempre più deciso: presto avrebbe fatto la stessa fine di tutti gli altri. L'avaro si sentì perduto. Ripensò con terrore alle parole del suo parroco e si vide dannato tra le fiamme dell'Inferno. Allora si pentì di avere stretto quel patto scellerato col Diavolo, ma forse era troppo tardi. Mentre il macigno, ormai del tutto divelto, veniva faticosamente trasportato verso i margini del pianoro per essere precipitato giù nella valle, il mandriano fece un ultimo tentativo per salvarsi, si segnò, si raccomandò l'anima al Signore e recitò un'Ave Maria. Poi, colto da un'improvvisa ispirazione, prese a correre alla disperata giù per la montagna, nell'estremo tentativo di arrivare a Cusio e suonare la campane prima che l'opera dei diavoli fosse terminata. Una corsa affannosa per sentieri impervi e fitti boschi, e finalmente il paese, l'abitazione del sagrestano, un'altra breve corsa verso la chiesa, il campanile, le campane. Appena in tempo: ecco levarsi dal campanile di Cusio il primo rintocco dell'Ave Maria. Ancora pochi secondi e il lavoro sarebbe stato compiuto, invece il macigno era ancora lì, ai margini del pianoro. Il Diavolo dovette ammettere la propria sconfitta e se ne tornò infuriato all'Inferno, lasciando le impronte delle sue zampe caprine su quell'ultima pietra. Da quel momento il monte divenne un bel pascolo ricco d'erba e di fiori, con due laghetti di acqua limpida adatti ad abbeverare le mandrie. Non si sa invece che fine abbia fatto l'avaro, qualcuno afferma che, pentitosi della sua vita gretta e senza senso, diventò un benefattore della sua comunità, ma è probabile che, divenuto ancora più tirchio ed egoista, abbia finito i suoi giorni solo ed abbandonato, senza poter gustare appieno la bellezza della fertile montagna. Forse il suo spirito si aggira ancora oggi, insoddisfatto, cercando inutilmente di disturbare con la sua presenza l'allegria degli escursionisti e degli sciatori che d'estate e d'inverno godono la bellezza di quella montagna.


Tratto da Storie e leggende della Bergamasca di Wanda Taufer e Tarcisio Bottani - Ferrari, Clusone, 2001

Torna in alto Andare in basso
jackina
Troll di Taverna
Troll di Taverna
jackina


Messaggi : 24
Punti : 31
Rinomanza dei post : 0
Data d'iscrizione : 26.05.11
Località : Liguria

La leggenda del Monte Avaro Empty
MessaggioTitolo: Re: La leggenda del Monte Avaro   La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeMar Giu 21, 2011 2:14 pm

E' proprio una storia a dir poco affascinante! Però da una parte gli sta bene che non si è potutto godere il monte "rinato"! :P
L'avarizia è una brutta bestia e quando pensi quello che hai non ti basta mai e vuoi sempre di più, alla fine ti ritrovi con un pugno di mosche in mano e magari anche solo.
Torna in alto Andare in basso
http://puntokids.altervista.org
Straniero77
Aiutante Taverniere
Aiutante Taverniere
Straniero77


Messaggi : 309
Punti : 449
Rinomanza dei post : 40
Data d'iscrizione : 03.11.10

La leggenda del Monte Avaro Empty
MessaggioTitolo: Re: La leggenda del Monte Avaro   La leggenda del Monte Avaro Icon_minitimeMer Giu 22, 2011 11:33 am

Adoro queste leggende legate alla natura... La leggenda del Monte Avaro 644912 La leggenda del Monte Avaro 644912 La leggenda del Monte Avaro 644912
Torna in alto Andare in basso
Contenuto sponsorizzato





La leggenda del Monte Avaro Empty
MessaggioTitolo: Re: La leggenda del Monte Avaro   La leggenda del Monte Avaro Icon_minitime

Torna in alto Andare in basso
 
La leggenda del Monte Avaro
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» La leggenda del Re Niliu (leggenda Calabrese)
» Alle falde del Monte Etna
» La leggenda di Ys
» La leggenda di Re Laurino
» La Leggenda del Golem

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
La Taverna degli Elfi :: I Giardini :: Fauna & Flora :: Montagna, fiumi & laghi-
Vai verso: