La storia più famosa che si racconta in Lunigiana è quella del Castello di Fosdinovo che ha come protagonista la marchesina
Bianca Maria Aloisia Malaspina, figlia di
Giacomo Malaspina, la casata proprietaria del maniero che governava la regione, e di
Olivia Grimaldi. La marchesina si era innamorata di un giovane stalliere dai modi gentili, che ella spesso aveva occasione di incontrare nella corte e nelle scuderie del castello. Il giovane non era indifferente al fascino della ragazzina, le regalava ogni giorno mazzi di fiori e insieme si giurarono eterno amore. Si incontravano di nascosto anche grazie alla balia della ragazza, a cui lei aveva confidato tutto l'amore che provava per il giovane stalliere.
Purtroppo tutto ciò non era molto gradito dai genitori, contrari a quell'amore che avrebbe infamato l'intera famiglia. I due innamorati sapendo di vivere un amore in contrasto con le scelte del tempo, decisero di fuggire insieme non appena la fanciulla avesse compiuto i sedici anni. La festa del compleanno della ragazzina animò tutto il paese e tutti accorsero per vedere la sua bellezza. Tra tutti gli invitati, ella attirò particolarmente l'attenzione di un giovane, figlio di un duca della Pianura Padana, ma la marchesina aveva nel cuore solo il giovane stalliere. Purtroppo, qualcuno, forse un servitore, tradì i due giovani e quando il padre venne a sapere le intenzioni della figlia, minacciò di rinchiuderla a pane ed acqua nelle segrete del castello.
Quell'atteggiamento così ribelle, costrinse i genitori a prendere una decisione drastica: la ragazza venne trasferita in un convento e il giovane allontanato dal paese. Ma la marchesina non voleva rinunciare al suo amore, quindi si rifiutò di prendere i voti e a quel punto fu riportata al castello, rinchiusa nelle prigioni e torturata. Ciononostante, la ragazzina non aveva nessuna intenzione di cambiare idea e così per evitare qualsiasi tipo di scandalo, il padre la fece murare viva in una cella del castello, dove l'unico legame che aveva con il mondo esterno era una botola sul soffitto da cui giornalmente venivano calati il cibo e le bevande.
Isolata dal resto del mondo, in una cella priva di porte e di finestre, l'unica compagnia, era quella di un
cane e di un
cinghiale, simboli rispettivamente di fedeltà verso l'amato e del suo animo ribelle. Dopo qualche anno di stenti la marchesina morì, ma ancora oggi si racconta che nelle notti di luna piena, il suo spirito, vaga per il castello con una veste bianca ed i capelli lunghissimi sciolti sulle spalle. A confermare la veridicità della storia, sembra che negli ultimi scavi effettuati per ristrutturare i sotterranei del castello, in un locale segreto siano state ritrovate delle ossa, appartenenti molto probabilmente, ad una fanciulla e a due animali.
Il fantasma della marchesina attira ogni anno l'attenzione di molte persone, in quanto periodicamente televisioni e studiosi di fenomeni paranormali sono attratti nel castello per la ricerca di qualche scoop. Tutto questo interesse sarebbe dovuto in particolar modo ad una macchia bianca in una delle sale del castello, che sembrerebbe rappresentare una figura femminile insieme ad un cane e ad un cinghiale, e da un filmato, dove si vede chiaramente una figura scura attraversare la stanza da muro a muro come se fosse sospesa dal vento...
Fonte: Wikipedia